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Sindrome del Tibiale: Prevenzione e Gestione per Trail Runner e Corridori

La sindrome del tibiale (shin splints) rappresenta una delle problematiche più comuni tra corridori e trail runner, caratterizzata da dolore lungo il margine antero-mediale della tibia. Questa condizione può compromettere seriamente la continuità degli allenamenti e le performance di gara se non gestita adeguatamente.

Comprensione del Problema

Il dolore al tibiale deriva principalmente da un sovraccarico delle strutture periarticolari, in particolare del muscolo tibiale posteriore e dell’inserzione delle fasce muscolari sulla membrana interossea. Nel trail running, l’incidenza aumenta per via dei continui cambi di pendenza, terreni irregolari e maggiore stress eccentrico durante le discese.

I fattori predisponenti includono: aumento troppo rapido del volume di allenamento, superfici di corsa inadeguate, calzature inappropriate, squilibri biomeccanici e debolezza della catena posteriore.

Progressione Graduale del Carico

La regola fondamentale per prevenire infiammazioni del tibiale è rispettare la progressione del 10%: non aumentare il volume settimanale oltre il 10% rispetto alla settimana precedente. Per corridori principianti o al rientro da stop prolungati, questa percentuale deve essere ulteriormente ridotta.

Nel trail running, particolare attenzione va posta all’introduzione graduale di dislivello positivo e negativo. Iniziare con pendenze moderate (4-6%) per poi progredire verso terreni più impegnativi solo dopo aver consolidato l’adattamento muscolo-tendineo.

Scelta delle Superfici e Calzature

Alternare superfici di corsa riduce significativamente il rischio di sovraccarico. L’asfalto offre un rimbalzo costante ma maggiore impatto, mentre sterrato e sentieri forniscono ammortizzazione naturale ma richiedono maggiore stabilizzazione.

Per prevenzione, privilegiare superfici morbide (terra battuta, erba) per il 60-70% degli allenamenti di base in Z1-Z2. Riservare l’asfalto per sessioni specifiche o quando necessarie condizioni controllate.

Le calzature devono garantire ammortizzazione adeguata al proprio pattern di appoggio e peso corporeo. Per trail running, privilegiare modelli con drop moderato (6-10mm) che favoriscono un appoggio più naturale e riducono lo stress sul compartimento anteriore.

Rinforzo Muscolare Specifico

Un programma preventivo deve includere rinforzo della catena posteriore e stabilizzazione del core. Focus particolare su:

Esempio routine prevenzione (2-3x/settimana):
– Calf raises eccentrici: 3×15 RPE6-7
– Sollevamenti punte piedi: 3×20
– Single leg balance: 3×30″ per lato
– Squat monopodalico: 3×8-10 per lato
– Esercizi propriocettivi su bosu/tavoletta

Nota: Esempio generico, non costituisce un piano personalizzato. Per indicazioni dettagliate, rivolgiti al tuo coach.

Gestione dei Primi Sintomi

In presenza di dolore lieve, immediate strategie di gestione includono:
– Riduzione temporanea dell’intensità e volume (50-70%)
– Applicazione di ghiaccio after-run per 15-20 minuti
– Stretching del compartimento posteriore post-allenamento
– Sostituzione di 1-2 sedute running con cross-training in acqua

Dolore persistente durante la corsa o presente a riposo richiede valutazione medico-sportiva o fisioterapica specialistica.

Strategie di Rientro

Dopo un episodio di sindrome del tibiale, il rientro deve essere graduale e monitorato. Iniziare con camminate veloci, progredire con walk-run intervals e reintrodurre gradualmente volume e intensità solo in assenza di sintomatologia.

La scala del dolore (0-10) deve rimanere sotto 3/10 durante l’attività. Superare questa soglia indica necessità di ulteriore riduzione del carico.

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